Conservatori e Riformisti Europei
Fin dalla nascita del gruppo ECR nel 2009, i suoi deputati hanno rappresentato la voce dell'eurorealismo in seno al Parlamento europeo: hanno chiesto il rispetto della sovranità delle democrazie nazionali europee, la promozione della crescita e della ripresa economica, meno burocrazia, maggiore responsabilità a livello fiscale, il controllo dell'immigrazione e l'uguaglianza per tutti gli Stati membri.
Ci opponiamo all'agenda federalista volta alla centralizzazione secondo cui è possibile scegliere solo tra "più Europa" o "nessuna Europa". Il gruppo ECR propone una visione alternativa di un'Unione europea riorganizzata sotto forma di associazione di carattere confederale, composta di Stati nazione che scelgono di cooperare in settori nei quali nutrono interessi comuni. L'Unione europea dovrebbe esistere come comunità di Stati europei che rispettano i diritti e la legittimità di ciascuno Stato.
Il gruppo ECR svolge un ruolo determinante nel panorama politico di Bruxelles: è l'unico gruppo politico che si oppone a un'ulteriore centralizzazione e alla creazione di un super-Stato federale europeo difendendo al contempo i risultati positivi che abbiamo conseguito a partire dagli anni '50. Offriamo una via di mezzo tra gli estremi costituiti da "più Europa" e "nessuna Europa". Desideriamo proteggere tutto ciò che la cooperazione europea ha permesso di conseguire opponendoci a un pericoloso movimento a tenaglia degli estremisti verdi e federalisti. La loro ossessione con la centralizzazione dell'Europa e l'imposizione di vincoli burocratici sempre maggiori (emarginando al contempo gli Stati membri) porterà inevitabilmente all'indebolimento della sua economia e ne comprometterà le fondamenta culturali e democratiche. Tuttavia, rimettendo al centro del potere le democrazie nazionali europee, possiamo costruire un'UE che rappresenti una piattaforma per la cooperazione volta a favorire la promozione della sicurezza e della prosperità europea per le generazioni future.
L'Unione europea dovrebbe:
- attribuire priorità alla creazione di posti di lavoro e alla prosperità;
- sostenere i nostri Stati membri nella salvaguardia della sicurezza dei loro cittadini e delle loro frontiere;
- rispettare la sovranità degli Stati membri, abbandonando un approccio "uguale per tutti" e agendo in modo più flessibile nel riconoscere le singole circostanze di ciascuna democrazia nazionale;
- sviluppare in modo realistico un'economia sostenibile e competitiva che protegga il nostro ambiente senza incrementare la disoccupazione o la povertà;
- fare meno e farlo meglio, migliorando la propria efficienza ed efficacia, concentrandosi sugli aspetti in cui si possa fornire un valore aggiunto ai cittadini europei, eliminando gli ostacoli burocratici e lavorando a ciò che importa veramente alle persone;
- aprirsi al mondo esterno, stringendo nuovi legami economici e strategici in tutto il mondo per la nostra sicurezza e prosperità.
L'Europa è un luogo in cui le nazioni dovrebbero promuovere e proteggere le loro culture e tradizioni; in cui la libertà, la sovranità e l'indipendenza dovrebbero essere difese; e in cui le persone, le famiglie e le comunità dovrebbero prosperare.
Dichiarazione di Praga
